Cos'è era una notte buia e tempestosa?

Era una notte buia e tempestosa

"Era una notte buia e tempestosa" è una celebre frase d'apertura del romanzo Paul Clifford (1830) di Edward Bulwer-Lytton. È divenuta un cliché, spesso usata in modo ironico o parodistico per indicare un'introduzione verbosa, melodrammatica e di scarsa qualità.

La frase completa nel romanzo è:

Era una notte buia e tempestosa; la pioggia cadeva a torrenti – tranne a intervalli, quando veniva interrotta da raffiche di vento che spazzavano le strade, (poiché si potrebbe dire meglio che le spazzavano, poiché le spazzavano in modo che non ci fosse angolo che non fosse sottomesso alla violenza della loro furia) – e che si precipitavano con tale furore che nessun pedone osava affrontare la loro furia, tranne forse il povero diavolo che si trovava obbligato a farlo.

L'uso eccessivo di aggettivi e la costruzione complessa della frase sono caratteristiche che la rendono un esempio lampante di scrittura ampollosa. La frase è diventata sinonimo di cattiva scrittura e viene spesso citata in contesti legati alla parodia letteraria.

Un concorso annuale, il Bulwer-Lytton Fiction Contest, premia le peggiori frasi d'apertura di finzione, perpetuando la fama negativa della frase e sottolineando l'importanza di una prosa chiara e concisa. L'influenza della frase si estende anche alla cultura popolare, comparendo in film, programmi televisivi e altri media come shorthand per una storia scritta male o per un'atmosfera gotica esagerata.